MECCANISMI ENERGETICI
Per
poter comprendere i diversi tipi di impiego degli integratori e della
gestione di un training è fondamentale prima saper distinguere i tre
principali meccanismi energetici.
La
macchina muscolare ha a disposizione diversi tipi di carburante che
provvederà ad adottare saggiamente in base al tipo di attività
svolta. Da qui l'importanza di scegliere il numero di ripetizioni per
serie, l'intensità di lavoro, la frequenza cardiaca e tutti i
parametri dell'allenamento.
Se
scendiamo nei dettagli tecnici appare subito chiaro che, per
funzionare, questo apparato ha bisogno di energia da trasformare in
lavoro meccanico. L’energia
necessaria per questo lavoro viene fornita da molecole di una
sostanza detta ATP.
La rottura del legame che unisce i gruppi chimici che compongono
l’ATP fornisce ai muscoli l’energia di cui hanno bisogno per
poter funzionare.
Dal momento che la disponibilità di ATP presente nelle cellule è piuttosto scarsa, essa deve essere continuamente ricomposta.
Dal momento che la disponibilità di ATP presente nelle cellule è piuttosto scarsa, essa deve essere continuamente ricomposta.
1) ANAEROBICO ALATTACIDO
Il sistema
dell’ATP-CP è
utilizzato per attività fino a 8 secondi di durata, in cui
l’organismo utilizza quasi esclusivamente le riserve di ATP e
di creatina
fosfato (CP).
Il
sistema
dei fosfati è
utilizzato per contrazioni di intensità
massimale e molto brevi (ad
esempio nel sollevamento pesi e negli sprint), non richiede la
presenza di ossigeno e non porta a produzione di acido
lattico:
per questo motivo le attività fisiche che usano prevalentemente
questo sistema possono essere definite anaerobiche
alattacide.
2) ANAEROBICO LATTACIDO
Per
attività di durata compresa tra
gli 8 ed i 45 secondi,
l’organismo utilizza i carboidrati
di deposito
(glicogeno) per ricavare ATP. Le attività di questo tipo, non
protratte generalmente oltre i 60 secondi, sono di intensità tale da
richiedere al muscolo di affidarsi alle sole scorte energetiche,
quindi, in assenza di ossigeno.
Durante
questo processo il piruvato proveniente dalla glicolisi, in assenza
di ossigeno, non può entrare nel ciclo di Krebs, e viene convertito
in acido
lattico che determina
un abbassamento del pH nei tessuti e la conseguente sensazione di
bruciore che accompagna degli sprint superiori ai 20 secondi di
durata o delle serie “lunghe” con i pesi .
3)
AEROBICO
Per
attività di durata superiore
ai 20 minuti,
l’organismo si affida alla lipolisi
aerobica,
cioè alle riserve di lipidi da cui ricava gli acidi grassi per
produrre ATP.
Il
sistema aerobico si sviluppa all'interno dei mitocondri delle
cellule. E' il sistema energetico più redditizio, che permette di
sfruttare carboidrati, grassi e proteine e si presta a sforzi di
lunga durata seppur non eccessivamente intesi.
Come
anticipato questo sistema energetico è in grado di utilizzare grassi
in deposito, ma
generalmente questo non avviene quando l'organismo è al massimo dello sforzo. Il motivo e' semplice: ricavare energia da una molecola di grasso necessita parecchie trasformazioni chimiche e quindi tempo. E' molto più rapido l'utilizzo dei carboidrati, che vengono trasformati prima.
generalmente questo non avviene quando l'organismo è al massimo dello sforzo. Il motivo e' semplice: ricavare energia da una molecola di grasso necessita parecchie trasformazioni chimiche e quindi tempo. E' molto più rapido l'utilizzo dei carboidrati, che vengono trasformati prima.
Maggiore
è lo sforzo, maggiore è la velocità con cui il muscolo deve
produrre ATP, minore è la quantità di grassi utilizzata per
produrre tale energia e maggiore è quella di carboidrati.
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