ESERCIZI
ADDOMINALI: PROGRAMMAZIONE ED ESECUZIONE
Il
seguente Post può essere definito un "sequel" del
precedente, pertanto vi invito a dare un'occhiatina a venerdì scorso
dove ci occupammo di delineare l'anatomia del gruppo muscolare in
esame.
Quanti
esercizi esistono per l'addome? Quali i più efficaci? Quale
intensità, volume e frequenza di allenamento?
I
muscoli addominali hanno, tra le moltepilici funzioni, quella
antigravitaria, ovverosia muscoli posturali implicati nella
stabilizzazione del tronco permettendoci, quindi, di tenere una
postura eretta favorendo la deambulazione. Risulta semplice intuire
che la loro stimolazione è continua nel corso della giornata.
Il
modo migliore per sollecitarli è in carico naturale; a corpo libero.
Non occorre eseguire 300 reps (lo fanno, fidatevi) velocizzando al
massimo l'esecuzione. Di solito, se fatte idoneamente, ne bastano una
ventina per raggiungere il cedimento muscolare.
Come
per tutti i muscoli, vale il principio della variazione
dell'allenamento a seconda dell'allenabilità del soggetto, onde
evitare un eventuale stasi nei miglioramenti.
Vediamo
nel dettaglio alcuni degli esercizi più praticati in merito:
CRUNCH
Posizione
di partenza: schiena aderente al pavimento, spalle rilassate, mani
dove vi pare tranne che dietro la nuca (non come quello zuzzurellone
in foto) con conseguenti spinte della testa in avanti e infiammazione
della lordosi cervicare; ricordate il muscolo da allenare è
l'addome, non il collo! Quindi, staccate le spalle dal pavimento
cercando di sollevarvi dritti tenendo la testa ferma, come se aveste
una pallina di tennis sotto il mento. Espirate durante la contrazione
concentrica e portate indentro la pancia.
Fermi un istante. Ora
ritornate in posizione iniziale inspirando, ma attenzione: tornando
al punto di partenza sarà provvidenziale che evitaste di riprendere
contatto tra spalle e suolo; lasciate un minimo di spazio tra le
scapole e la terra al fine di evitare un "rilassamento"
muscolare. (Immagine 1.1).
Più
difficile e prolisso spiegarlo che eseguirlo, tante parole per una
sola ripetizione!
REVERSE
CRUNCH
Essendo
l'addome un flessore del bacino... flettiamo il bacino. Sollevare le
gambe tenendo il bacino fermo non giova molto al nostri poveri
muscoli lombari, ma soprattutto non stimolerà bene gli addominali.
Posizione
di partenza: schiena aderente al pavimento, gambe sollevate e flesse
a 90°. Ora portate le vostre belle gambe piegate verso il busto
staccando il bacino da terra ed eliminando aria. Un istante fermi e
di nuovo giù, ma attenzione: come prima con il crunch, anche qui
cercheremo di non indurre il muscolo in posizione di riposo tendolo
in tensione per tutta la durata dell'esercizio, evitando possibili
"aiutini" con i rimbalzi. Quindi, gambe ferme appena giunti
nella posizione di partenza. (Immagine 1.2)
PLANK
Uno
dei modi migliori di allenare un muscolo è quello di farlo
rispettando e riproponendo le funzioni alle quali questo si presta
abitualmente. Essendo un muscolo posturale (vedi Post precedente) un
modo saggio di stimolarlo è sicuramente con contrazione isometrica,
vale a dire estrinsecando forza senza generare movimento.
L'obbiettivo
è quello di creare un "ponte" i cui punti di appoggio
saranno piedi e avambracci conservando una linea perfettamente dritta
tra loro. Sarà quindi l'addome che, contraendosi, terrà alto e
stabile il busto. (Immagine 2).
VACUUM
In
piedi, espirate completamente l'aria dai polmoni poi, a bocca chiusa
mimate una profonda inspirazione. Avvertirete un effetto di sotto
vuoto (vacuum dal latino sta per "vuoto") che vi farà
rientrare l'addome all'altezza dello stomaco, la gola all'altezza
della fossetta del giugulo. Tenete questa posizione 5 secondi,
inspirate profondamente a bocca aperta e ripetete la procedura per
dieci volte. Con la pratica arrivate a tenere lo stato di sottovuoto
fino a dieci secondi.
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