IL
"FAT POINT"
Quando
si parla di “grasso ostinato” si pensa a qualcosa di perenne, in
realtà, il grasso che abbiamo viene ricambiato
continuamente. Infatti gli adipociti,
come tutte le cellule del corpo, hanno una nascita e una morte
(turnover cellulare). Il numero configurato delle nostre cellule
adipose rappresenta il fat
point, ma
bisogna tener conto che, in alcuni casi, il numero di cellule adipose
viene determinato dal sovrappeso in età infantile fino agli 8/10
anni.
È
sempre difficile modificare il fat point. Anche obesi che diventano
magri impiegano anni per modificare il loro fat point (in media oltre
i 5), questo perché quando c'è dimagrimento ciò che cambia è
sempre la dimensione
dell'adipocita, più difficilmente il numero.
Una
particolarità della cellula grassa è la sua forma sferica, forma
che assume per coprire più spazio possibile. Una delle teorie emerse
ultimamente è che quando l'adipocita perde acidi grassi li va a
rimpiazzare con acqua, questo è uno di quei motivi per cui si
dimagrisce e ad un certi punto i risultati sembrano fermarsi; in
sostanza il volume resta quasi uguale anche se il contenuto cambia.
Per spiegarlo dobbiamo dire che alcuni recettori
delle cellule adipose liberano acidi grassi e altri, invece, li
catturano.
Questo
è il motivo, per cui, quando dimagriamo non perdiamo grasso in modo
omogeneo.
In
definitiva, riuscire a modificare efficacemente il proprio Fat Point
implica un intervento mirato, ma non troppo rapido. Quindi cali
ponderali di piccola entità ma costanti nel tempo. Diete dimagranti
drastiche, forti privazioni alimentari in genere, sono destinate
all'insuccesso, oltre che per ragioni psicologiche, per una sorta di
"opposizione" da parte del corpo.
Buon
allenamento da IL TUO SPOTTER
"La
vita non è vivere ma vivere in buona salute."
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