martedì 8 novembre 2016

IL "FAT POINT"
Quando si parla di “grasso ostinato” si pensa a qualcosa di perenne, in realtà, il grasso che abbiamo viene ricambiato continuamente. Infatti gli adipociti, come tutte le cellule del corpo, hanno una nascita e una morte (turnover cellulare). Il numero configurato delle nostre cellule adipose rappresenta il fat point, ma bisogna tener conto che, in alcuni casi, il numero di cellule adipose viene determinato dal sovrappeso in età infantile fino agli 8/10 anni.

È sempre difficile modificare il fat point. Anche obesi che diventano magri impiegano anni per modificare il loro fat point (in media oltre i 5), questo perché quando c'è dimagrimento ciò che cambia è sempre la dimensione dell'adipocita, più difficilmente il numero.
Una particolarità della cellula grassa è la sua forma sferica, forma che assume per coprire più spazio possibile. Una delle teorie emerse ultimamente è che quando l'adipocita perde acidi grassi li va a rimpiazzare con acqua, questo è uno di quei motivi per cui si dimagrisce e ad un certi punto i risultati sembrano fermarsi; in sostanza il volume resta quasi uguale anche se il contenuto cambia. Per spiegarlo dobbiamo dire che alcuni recettori delle cellule adipose liberano acidi grassi e altri, invece, li catturano.

Questo è il motivo, per cui, quando dimagriamo non perdiamo grasso in modo omogeneo.
In definitiva, riuscire a modificare efficacemente il proprio Fat Point implica un intervento mirato, ma non troppo rapido. Quindi cali ponderali di piccola entità ma costanti nel tempo. Diete dimagranti drastiche, forti privazioni alimentari in genere, sono destinate all'insuccesso, oltre che per ragioni psicologiche, per una sorta di "opposizione" da parte del corpo.
Buon allenamento da IL TUO SPOTTER

"La vita non è vivere ma vivere in buona salute." 

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